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Venerdì 15 marzo 2019, alle ore 21, presso il Teatro Comunale “Chebello” di Cairo Montenotte, la Compagnia Stabile Assai della Casa di Reclusione Rebibbia di Roma, presenta lo spettacolo teatrale  “Il Corno di Olifante. Il coraggio della legalità”, dedicato al Magistrato Paolo Borsellino, realizzato e messo in scena dagli attori detenuti.

Lo spettacolo è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale, dall’Associazione Italiana Cultura Sport – Circolo Anima, dal Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con il contributo della Fondazione “Agostino De Mari”.

L’ingresso è libero

 

IL CORNO DI OLIFANTE 

Il magistrato Paolo Borsellino come il Paladino Orlando che non indietreggiò di fronte a morte certa.
Su questa analogia si basa “Il Corno di Olifante”, l’opera teatrale che, scritta da Patrizio Pacioni, vedrà in scena gli attori detenuti della Compagnia Stabile Assai di Rebibbia, diretti da Antonio Turco, anche responsabile delle Politiche sociali Aics.
Lo spettacolo è promosso dalla Direzione della Casa di reclusione di Rebibbia e da Aics, in collaborazione con il Comune di Cairo M.tte e il contributo della Fondazione “Agostino De Mari”.
Il Paladino Orlando, a Roncisvalle, tradito dal perfido Giano di Magonza, esita a suonare il “corno di olifante”, condannando se stesso e il suo gruppo ad una fine gloriosa. Accerchiati da un numero enorme di saraceni, i paladini muoiono eroicamente, rinunciando a richiamare il grosso dell’esercito francese per non esporlo ad un possibile massacro.
A Palermo, il giudice Borsellino, dopo la morte del suo fraterno amico e collega Giovanni Falcone, non rinuncia a proseguire nell’opera di indagine contro i corleonesi, esponendosi ad un attentato che arriverà puntuale, come il tradimento dei vertici dello Stato che non fanno nulla per rimuoverlo da una sede che si rivelerà mortale per questo coraggioso Magistrato e per gli  uomini della sua scorta nella strage di via D’Amelio.
Lo spettacolo rende omaggio a due figure che hanno saputo interpretare sino alla fine il ruolo di “servitori dello Stato” con una dignità e con una “onestà di principi” fuori dal comune.

Qui la pagina Facebook della Compagnia Stabile Assai